“Arezzo in una Scatola” è una collezione di 12 fotografie stenopeiche realizzate da un gruppo di ragazzi tra i 7 e i 14 anni, che ci fanno scoprire la loro città.
La loro macchina fotografica?
Una semplice scatola di cartone con un piccolo foro: lo strumento fotografico più primitivo chiamato camera obscura.
Tutte le immagini di “Arezzo in una Scatola” sono state realizzate durante un Corso di Fotografia Stenopeica che ho condotto nell’autunno del 2014 presso la Fraternita dei Laici di Arezzo. Attraverso questo lavoro sulla loro città, i ragazzi ci mostrano i luoghi che amano di più: i loro giardini segreti, ma anche le loro speranze e la loro immaginazione.
Perché un corso di fotografia nella scuola?
Nell’educazione all’immagine il Foro Stenopeico è uno strumento semplice e meraviglioso per spiegare come funziona una macchina fotografica, senza essere confusi da un eccesso di informazioni tecnico-scientifiche. Durante il corso di fotografia “Arezzo in una Scatola” i ragazzi hanno costruito ciascuno una propria Camera Stenopeica con una scatola di cartone, praticando un piccolo forellino su di un lato. (L’etimologia della parola stenopeico deriva dal greco STENOS: stretto, OPE: foro). Questo corso di fotografia, per la semplicità della sua esecuzione, è attuabile anche in luoghi che non dispongono di una camera oscura. L’intento educativo attraverso il foro stenopeico è quello di coinvolgere i ragazzi in un’attività ludica e creativa. La fotografia diventa un’esperienza, un dialogo, un passo verso l’altro. Insegnare la fotografia ai giovani non è solo un modo per far conoscere il linguaggio fotografico, ma è anche avvicinarli al mondo dell’immagine e all’arte in generale. Spero che questo progetto possa evolversi e ripetersi negli anni futuri.
2014 © Roberto Lavini